Testimonianza di Cristina – 42 anni
Desiderare di diventare mamma è una bellissima cosa e diventarlo lo è ancor più
!...ma molte volte come nel mio specifico caso il percorso diventa lungo e tortuoso, pieno di
imprevisti, dolori e speranze e non per dire ma anche costi! Mi presento ,mi chiamo Cristina
e sono una donna di 43 anni, affetta da 20 di Fibromialgia e quello che racconterò è il percorso fatto da me e dal mio compagno alla ricerca di un bimbo. Dopo ripetuti tentativi durati circa 4 lunghissimi e interminabili anni io e il mio compagno ci siamo affidati alle mani del ginecologo per capire se ci fosse e quale fosse il problema e da li ha inizio il nostro “calvario, esami, visite ,prelievi di ogni genere, spermiogrammi, tensioni, paure, ansie…
Tutto risulta essere nei parametri per poter affrontare una gravidanza, tranne se non fosse per una tuba occlusa.Il ginecologo non sembra essere preoccupato, dice che con una tuba funzionante le possibilità ci sono ugualmente anche se ridotte del 50%.
Passa il tempo e con il tempo ci si trova ad affrontare 2 aborti spontanei. Decido di provare anche a seguire una dieta alimentare specifica visto che sino ad allora avevo trascurato questo dettaglio, per cercare di migliorare tutto il sistema.
E nel frattempo decidiamo di intraprendere un’altra strada, quella della fecondazione assistita (fivet).
Ci rivolgiamo a vari ospedali per capire tempi e costi… Tempi d’attesa paurosi si parla di 1-2 anni nonostante avessi fatto parecchie visite ed esami in centri privati per cercare di velocizzare il percorso, ma niente da fare. Mi ritrovo a pensare che l’età avanza e il mio orologio biologico non aspetta….
Troviamo finalmente un ospedale a Monza dove i tempi sono ridotti a 3 / 4 mesi e dopo una prima visita inizio la cura di ormoni (punture da farsi ogni giorno alla stessa ora sottocute ) fino a portare i follicoli alla misura esatta per poterli espiantare con un intervento in anestesia totale.
A giorni alterni parte la corsa in ospedale dove ti metti in coda e aspetti il tuo turno per visita e prelievi come in una catena di montaggio e sempre con la tensione di fare veloce per tornare al lavoro sempre che hai la fortuna di averlo e devi sempre chiedere permessi un giorno si e uno no… (insomma la tensione non ti abbandona mai ! )..avvenuto l’espianto e fecondati gli ovociti bisogna attendere la chiamata da parte del ospedale per il successivo ricovero per il trasferimento intrauterino degli embrioni e poi stare a riposo (con le dita incrociate perché le possibilità che vada tutto a buon fine sono davvero poche ) …infatti anche questo tentativo nessuna cicogna in arrivo ma tanta tanta delusione…
Stremati da questa esperienza ma desiderosi di divenire genitori decidiamo di comune accordo di ritentare con una seconda ed ultima volta con la fecondazione nel mese di Luglio 2013, ma un miracolo accade giusto il giorno 10, un ritardo mi allarma, non pensavo di ritrovarmi incinta perché il mio pensiero era la’ alle cure, alle punture, ai due interventi che avrei dovuto nuovamente subire al correre avanti e indietro da Monza al vedere tutte quelle donne (e molte anche molto giovani) stare li nelle sale d’attesa con un viso sempre tirato e triste nella speranza di essere un giorno madri e genitori….e invece eccomi qui tra pannolini, sorrisi ,pianti e notti insonni e tanto tanto amore.
Cristina
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